L’Orologio più sottile al mondo (Meccanico) è un Jaeger-LeCoultre Replica

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Sfruttando l’avanzata tecnologia di gruppo la Maison introduce il Master Ultra Thin Squelette, il nuovo orologio ultrapiatto più sottile al mondo.

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Master Ultra Thin Squelette orologio più sottile al mondo

Quando superi la prima cosa che ti può accadere è di essere superato. Questa regola non vale solo in pista, anzi, in Alta Orologeria viene applicata in qualsiasi situazione.

Gli orologi ultrapiatti sono figli della cultura orologiera svizzera. È possibile costruire meccanismi e casse estremamente sottili grazie all’architettura “aperta” del movimento, uno dei dogmi della scuola elvetica. Per quanto questa visione non garantisca nel tempo la stessa solidità della platina chiusa a ¾ – da sempre utilizzata dagli anglosassoni e sassoni per i loro genuini segnatempo, quando per la scena orologiera si scelgono “fisici da maratoneti”, la Svizzera è imbattibile.

Ma veniamo al punto. L’orologio più sottile al mondo con cuore meccanico, oltre essere svizzero è da tempo un primato che si combatte prevalentemente “indoor” tra i brand del Gruppo Richemont. A parte il recente Bulgari Octo Finissimo, che è il tourbillon più “magro” del momento cui ne accennai in questo articolo, la battaglia ha sempre visto tra i principali protagonisti Piaget, Jaeger-LeCoultre e Vacheron-Constantin.


Il nuovo recordman Master Ultra Thin Squelette, come si evince subito dal nome, è un orologio Jaeger-LeCoultre. Non che La Maison non abbia da lungo tempo ultrapiatti a catalogo, ma quest’ultima novità che richiama i codici estetici della collezione Hybris Artistica, con i suoi 3,60 mm di spessore, si è “permessa” di far (appena) meglio persino del Piaget Altiplano 900P dello scorso anno, il precedente segnatempo più sottile, primato conseguito attraverso soluzioni meccaniche piuttosto estreme.

Il nuovo recordman
Nonostante il chiaro obiettivo di sottigliezza, questo Master Ultra Thin Squelette non ha voluto fare a meno di un grande elemento di tradizionalità orologiera: lo smalto. Gli artigiani della Maison sono riuscito a combinarlo in una cassa per giunta scheletrata di appena 3,60 mm di spessore, e 38 mm di diametro, che può essere nelle varianti rosa e bianco dell’oro a 18 carati.

Gli step di lavorazioni sono i seguenti:

  • prima viene eseguita l’incisione a guillochè
  • successivamente viene postato lo smalto sul quadrante di colore blu scuro per la versione in oro bianco o rosso castano “marron glacé” per quella oro rosa.

All’interno batte il movimento a carica manuale di manifattura Jaeger-LeCoultre 849ASQ, cui 119 elementi e 39 rubini non ingombrano più di 1,8 mm di spessore.

India, 1930: I soldati inglesi impegnavano il loro tempo libero giocando a polo. Uno sport che può causare peculiari effetti collaterali… quali la rottura dell’orologio (che per ignoti motivi non veniva tolto dal polso prima di scendere in campo!). Leggenda narra che un giocatore di polo si lamentò di aver subìto proprio questo danno con César De Trey, uno dei futuri dirigenti della “Specialites Horlogeres”, poi Jaeger-LeCoultre. Dalla discussione di questo singolare problema insieme al suo amico Jacques-David LeCoultre nacque l’idea del Reverso, il cui disegno fu affidato al designer René-Alfred Chauvot.Ne risultò un brevetto per un meccanismo sulla cassa che permettesse di ribaltare l’orologio anche quando indossato, per poterlo così proteggere dai colpi del polo. La forma rettangolare, necessaria per permettere la rotazione, fu disegnata secondo la proporzione aurea di 1,618 alla quale ricorse anche Patek Philippe per l’Ellisse d’oro.Nel 1931 nacque così il Reverso, icona dell’Art Deco, con una estetica che sopravvive ancora oggi, con poche modifiche. Una curiosità? Nell’inverno 1931-32, 8 casse Reverso furono vendute a Patek Philippe, che le equipaggiò con movimenti tondi (realizzati da Jaeger-LeCoultre all’epoca fornitore della Maison) e le commercializzò con il proprio brand sul quadrante. Visitando il museo Patek Philippe, è oggi possibile visionare due rari esemplari di Reverso appartenenti a questa serie.

foto Master Ultra Thin Squelette Q13435SQSave

I due esemplari sono disponibili solamente in edizioni limitate di 100 esemplari ciascuna. Contemporaneamente sono state create altre due referenze che propongono incisioni su madreperla e diamanti taglio brillante incastonati. Però, con uno spessore di 4,7 mm della cassa, pur rimanendo un ottimo valore essi sono ben lontani dalla silhouette dei loro “fratelli” più sottili al mondo.

Altre notizie sui Master Ultra Thin Squelette sul sito web ufficiale.